Ieri sera – in palestra per assistere alla partita di pallavolo di mia figlia, nella pausa tra secondo e terzo set – ho sentito un gruppetto di tre persone a me vicino, parlare delle sfumature di colore del vino (un Montepulciano) bevuto poco prima.
Lo scambio è durato tre minuti circa e ho ascoltato con curiosità; ciascuno di loro ha visto in quel vino rosso, la sua interpretazione di rosso.
M’è tornato alla mente l’articolo sui colori dei vini scritto da Veronelli per la rivista Rendez-Vous, autunno 2000.
Ne do un estratto.
Gian Arturo Rota