L’abbandono – senza controllo alcuno, da parte dei teorici dell’anarchia e del socialismo – dell’agricoltura e dell’artigianato, nella braccia asfissianti dell’agricoltura, è uno dei fatti di maggiore gravità.
Con la “scusa” di assicurare alle classi più povere una sifficiente nutrizione, si sono rese schiave, con la diseducazione agli alimenti stagionali e il conseguente e immediato peggioramento.
La penalizzazione l’hanno avuta proprio quelle regioni, il Sud, che per le vocazioni della terra, avrebbero potuto avere dai soli apporti tecnologici, mirati ad esaltare la qualità, il maggiore profitto.