1946
Sono anarchico dal 1946. Per esattezza da quando sentii pronunciare da Benedetto Croce – in Milano, nel palazzo liberale di Corso Venezia, per un corso di filosofia politica – le affermazioni che riporto.
«Se il genere umano ha cominciato la sua storia con l’anarchia della vita selvaggia, e se per negazione di queste è passato nel corso dei secoli attraverso le varie forma dello stato, … deve mettere capo a un ritorno all’inizio (negazione della negazione), all’Anarchia, ma resa pura e armonica e razionale dopo la secolare e millenaria maturazione dell’esperienza statale».
Mi proponevo di prendere atto della situazione sociale in cui vivevo e di comportarmi in modo tale da contribuire a modificarla in senso libertario.
Assunzione di responsabilità, rifiuto della violenza, rispetto dell’altro (libero io se lui libero), disobbedienza (è l’iniquo obbedire a leggi inique), sono i principi cui ho cercato di attenermi in ogni mia azione ed iniziativa.